
Sarà il signor Fabrizio Pasqua, nato a Nocera Inferiore ma della sezione di Tivoli a dirigere Udinese-Napoli, in programma domenica alle 15 allo stadio Friuli . Pasqua sarà assistito da De Meo e Bottegoni. Quarto uomo Marinelli. Al Var Nasca, all’Avar Tolfo.
Fabrizio Pasqua è arbitro dal 1998 e dalla stagione 2017/18 è stato inserito nella Can A. Il suo esordio in Serie A risale all’11 maggio 2013, in Catania-Pescara, in precedenza aveva diretto 42 gare in Prima Divisione e 25 in Seconda Divisione. Il 27 maggio 2019 ritira presso il Salone d’onore del Coni di Roma il Premio Stefano Farina quale miglior arbitro emergente nella massima serie . Quest’anno Pasqua ha già diretto 7 partite di campionato di serie A ed una di serie B. Con l’Udinese conta 8 precedenti, per un bilancio di 5 vittorie, 1 pareggio e 2 sconfitte. L’ultima volta che Pasqua ha incrociato i bianconeri è stato lo scorso 26 luglio in Cagliari-Udinese 0-1. Ha già diretto un confronto tra Napoli e Udinese, quello di Coppa Italia del 19 dicembre 17, a Napoli, terminato con il successo dei partenopei per 1-0 negli ottavi di finale.
Con il Napoli conta invece 6 precedenti con 3 vittorie, 2 sconfitte ed un pareggio. In questo campionato ha già diretto Bologna-Napoli che si concluse con la vittoria azzurra per 1-0, ma la sua prestazione fu molto discutibile e il Corriere dello Sport, scrisse: “ Non sufficiente la partita di Fabrizio Pasqua, totalmente involuto rispetto a qualche mese fa: il gol annullato a Koulibaly per un precedente fallo di mano di Osimhen è un errore grossolano, anche perché l’arbitro di Tivoli avrebbe potuto sfruttare l’OFR chiamata da Abisso (che ha visto solo metà delle azioni fallose, nel caso specifico). Perdona da un possibile secondo giallo Dominguez e Schouten. Male male. Voto 5”. In precedenza, in un Verona-Napoli vinto dagli azzurri per 2-0, Pasqua gestisce male i cartellini e consente molti falli pericolosi su Demme e Zielinski. Molti dubbi anche su alcune valutazioni in Benevento-Milan accordando il rigore per ingenuo fallo di Tuia su Rebic e non quello di Brahim Diaz su Caprari, né ravvedendo il fallo in un intervento al limite dell’area rossonera di Davide Calabria sullo stesso Caprari lanciato a rete.
