
Sarà pure ‘cazzuto’ Gattuso ma certamente non è fortunato: Mertens torna ad Anversa per sottoporsi a nuovi controlli alla caviglia sinistra infortunata lo scorso dicembre a Milano contro l’Inter, né Osimhen è nelle condizioni di poter essere schierato dal primo minuto. Intanto con il Parma il Napoli non può sbagliare e la rosa diventa corta e stanca. Una squadra che ha iniziato il campionato senza preparazione, ha dovuto sperimentare in campionato ciò che avrebbe fatto in precampionato ma la lunga panchina lasciava spazio all’ottimismo e ai risultati. Invece dall’8 ottobre Gattuso ha dovuto ridisegnare la squadra e dopo l’infortunio di Mertens un altro cambiamento, sempre in attesa che la ruota girasse nel verso giusto.
Eppure il Napoli è semifinalista in Coppa Italia, è a tre punti dalla quarta in classifica con una partita in meno e il 25 febbraio giocherà per i 16esimi di Europa League.
I fatti sono questi ma l’atmosfera non è conforme e le parole di Koulibaly sono state eloquenti: “La cosa più importante è vincere, per tutti, per avere un’atmosfera bella perché voglio rivedere quella gioia di tutta la squadra“.
E il Napoli senza gioia non sa vincere, però è confortante considerare quanto tutti i giocatori siano vicini a Gattuso: uno scambio di ruoli per dire al tecnico di mettere il veleno. Gattuso ha ‘annusato’ il pericolo di un esonero che ritiene ingiusto per quanto è stato fatto, ed ora sente che la squadra vuole vincere perché la forza dell’uno travolga l’altro. “ Noi dobbiamo dimostrare che diamo tutto per lui,- ha detto Koulibaly – dobbiamo dimostrarlo ancora di più per lottare con i primi”.
Parma, Atalanta, Genoa, Atalanta, Juventus,Granada, Atalanta, Granada: 25 giorni per giocarsi un anno con lo spirito giusto. Eppure in questo momento sarebbe importantissimo avere la società accanto senza musi, accuse o rimpianti. Lasciar correre ” i si dice”, può essere più dannoso di una sconfitta con il Verona. Far trapelare,( vero o falso non conta), che si cerchi un altro tecnico per quella panchina dà solo un senso di precarietà, e poi a chi serve? Non a Gattuso, non al Presidente, non alla squadra.
Napoli-Parma, si cominci.
