
“Dopo l’Inter c’è stata un po’ di involuzione. Per tanto tempo abbiamo sofferto pochissimo, ultimamente invece stiamo dando troppe chance agli avversari. Non è questione di 4-2-3-1 o 4-3-3, in questo momento stiamo venendo a mancare nelle occasioni che sistematicamente creiamo, concedendo poi campo agli avversari. Oggi non fa testo però. Elmas, Lobotka, Rrahmani non giocavano da tantissimo tempo, quindi è chiaro che fosse difficile. Ma ci serve maggiore equilibrio. Creiamo tanto, ma sia oggi che con l’Udinese abbiamo concesso troppo”.
Ai microfoni di Rai Sport, Rino Gattuso cerca di analizzare una partita molto strana, come tutte le gare che devono avere un risultato nei 90 minuti e oltre: la gara secca stravolge la normalità. Giungere a fine gara in parità significa affrontare altri 30 minuti e in un campionato strozzato com’è il nostro, può condizionare il “vado o non vado; rischio o non rischio”e gestire o osare diventa un dilemma soprattutto per le “teste di serie”. Il Milan come l’Inter e la Juventus hanno vinto sul filo e il Napoli, almeno ha risparmiato i 30 minuti extra time.
Ma al di là della gara contro l’Empoli, Gattuso sembra più riflessivo su questo modulo dal centrocampo snello che apre praterie infinite da cui i gol subiti con regolarità dal Crotone in poi. E sulla domanda sul centrocampo, Gattuso ha risposto: “ Bisogna ragionarci bene perché noi giochiamo coi due centrocampisti e creiamo comunque tanto. Poi dipende da come si vede il calcio, se uno vuole creare tanto o vuole creare meno. Se crei tante palle gol qualcosa concedi, il problema è che ne sciupiamo tante. Ultimamente quando escono dalla prima pressione subiamo, ma noi siamo una squadra che crea. Si può e si deve migliorare, così si fa molta fatica”.
